Non vi è nessun rispetto per i commercianti e i pedoni di Corso Buenos Aires: sono ancora prigionieri di cantieri abbandonati e cesate, bici e mezzi che ostruiscono il passaggio pedonale.

Fra le migliaia di interventi di cui Milano ha urgenza, la Giunta Sala, con la sua sensibilità green, ha deciso di rifare per la terza volta la pista ciclabile del Corso.
Un bel segnale alle potentissime lobby dei ciclisti ma uno schiaffo al buon senso, considerando che Buenos Aires è stata interessata a partire da 2020 da innumerevoli interventi. Effettivamente alcuni erano giustificati dal tentativo di correggere errori, perché all’inizio si era proceduto senza progetto e senza rispetto delle norme del Codice della Strada
Quello che oggi grida vendetta è però la sproporzione tra i tempi impiegati e la entità degli interventi: mesi e mesi per fare un cordolo, una stagione commerciale rovinata per fare qualche aiuola di pochi metri quadri che ospiterà piantine e bisogni dei cani. Senza risolvere, anzi aggravando i problemi di sosta, sosta disabili, di scarico merci e di passaggio di mezzi di soccorso.
Per Sala è normale lasciare mesi e mesi cantieri abbandonati in una via commerciale, senza porsi il problema del danno alle attività commerciali? E i ciclisti, che vedono realizzata in Buenos Aires la loro mobilità modello, potrebbero, almeno in questo loro paradiso, mostrare rispetto e senso civico per i pedoni evitando di parcheggiare sui pochi spazi oramai utili per camminare?
Un grazie alla combattiva Cristina Giraudo che ci fornisce le immagini e non si piega alla follia amministrativa e al degrado urbano.

Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Potentissime lobby dei ciclisti dove? Ci servirebbe ben altro rispetto a titta l’attenzione e le risorse che vengono impwgnati per quella ciclabile, se pensi che poco distante in viale monza é una atriscia di vernice tra i parchwggi e la corsia
Se Sala spreca i soldi accanendosi su alcune zone vetrina, non prendertela con noi che usiamo la bici, é un sindaco di cui nemmeno gli ambientalisti sono soddisfatti (e ciclista non significa per forza ambientalista). Comunque, il solito commento vecchio stile pieno di vittimismo e catastrofismo