Milano 18 Giugno – Se questi sono uomini…ed evocare il titolo di un celeberrimo libro di Levi, memoria dell’orrore nazista, non è casuale. Se l’orrore continua a ripetersi, se l’odio diventa totalizzante e incontrollabile, se la violenza più brutale è la manifestazione dell’animo di certi uomini, forse si può anche parlare di sconfitta della civiltà umana . Il fatto che riguardano l’aberrante brutalità dell’Isis, sono talmente numerosi e cruenti che hanno spazio in cronaca, quasi un viaggio in un abisso senza fine di crudeltà e irrazionalità, quasi la descrizione visiva degli istinti più feroci ed inumani. Il fatto riportato da Panorama “Nuovo video dell’orrore dell’Isis, secondo il quotidiano britannico Daily Mail. Un uomo verrebbe prima legato ad una croce, poi gli sarebbero state tagliate braccia e gambe. Secondo il tabloid, si tratta di un nuovo video di quattro minuti, con l’intervista della vittima e la sua brutale condanna in quanto reputato una spia. Secondo gli esperti contattati dal Mail si tratta di un video autentico, con i soliti standard di qualità ed è probabilmente il primo di una serie.
Il Mail pubblica soltanto un fotogramma del video, giudicando le immagini troppo violente per essere messo sul sito del quotidiano. Il filmato è intitolato “Deterring the Spies 1”, il che fa supporre che ci saranno altre esecuzioni dello stesso tipo.
Secondo un esperto mediorientale, Jawad Al-Tamini, il jihadista esecutore cita altre quattro “spie” che verranno presto uccise dai militanti dell’Isis. Come di consueto, sono state utilizzate camere ad alta definizione e il montaggio è sofisticato, come anche la colonna sonora. L’esecuzione si svolge nel deserto, probabilmente in Iraq, dato che la ‘spia’ parla con l’accento iracheno. L’uomo, a cui viene tagliato una mano e un piede, veste la tuta arancione dei prigionieri di Guantanamo e viene forzato a sdraiarsi per terra con la faccia all’ingiu’ prima di essere sgozzato”
E si può osservare come probabilmente la crocifissione non sia stata una forma di tortura scelta a caso e probabilmente possa essere letta come una forma di sfregio e di sarcasmo nei confronti di chi crede in un Dio fattosi uomo e giustiziato in croce. Simboli e gesti che fanno paura e infinita tristezza.