Milano 1 Luglio – Renzi va e viene dall’Expo per accompagnare leader e capi di stato, per sentenziare che l’occupazione è in crescita, per confermare che l’Expo farà ripartire l’Italia: una passerella che dà luce e visibilità.
Pisapia è assente, non pervenuto, disinteressato, preoccupato del destino dei Rom e dei gay, occupato a fare bilanci che non quadrano, nonostante Milano sia tartassata di tasse.
E’ la politica del vivere alla giornata, senza una visione programmatica, senza alcuna capacità di pianificare un progetto per il dopo Expo. L’on Mariastella Gelmini sintetizza con efficacia la situazione. “Sul dopo Expo al momento è buio fitto. Mancano quattro mesi al termine dell’evento ma sembra non sembra concretizzarsi una prospettiva. Il Governo dica chiaramente cosa vuole fare, se e quanto è disposto ad investire. Si è parlato di cittadella universitaria, ma le risorse necessarie, almeno 600 milioni (la metà solo per acquistare i terreni), non sono facili da reperire di questi tempi. In ogni caso, se è questa la strada, si compiano dei passi concreti, oppure si valutino altre ipotesi. Il Comune non sembra interessarsi né di Expo né tantomeno del dopo Expo. Concentriamoci sulle proposte fattibili: penso all’idea di un polo per le start up ipotizzata da Gianfelice Rocca, Presidente di Assolombarda: una Silicon Valley lombarda che ottimizzi le infrastrutture esistenti e la digitalizzazione del sito. Insomma si agisca: si esca dall’impasse o l’area andrà incontro ad un destino di degrado. E’ ora di una svolta positiva, tenendo conto che non è più tempo di spese ingenti da parte del pubblico. Basta con le passerelle da parte del Governo, è ora di lavorare ad un piano realistico, sostenibile e utile per Milano e per tutta l’area metropolitana. Forza Italia intende far partire un percorso di ascolto e proposta, con diversi appuntamenti che coinvolgeranno tutti i protagonisti con idee concrete e percorribili per superare la palude attuale”.