GRAFFITI SELVAGGI. La street art politicamente corretta

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Milano 6 Luglio – Chiesa di san Lorenzo: un lungo affresco che inneggia ad Ambrogio “santo bevitore” deturpa da mesi il sagrato della chiesa, meta di turisti provenienti da tutto il mondo. Il parroco, don Augusto vittima  inconsapevole della sottocultura political correct, ha così ceduto alla street art, la più becera e improvvisata, arrendendosi  ai writer. Un messaggio all’alcolismo  e al bere smodato e alla movida selvaggia: il lungo graffito  ospitato dalla parrocchia è un altro sfregio alla bellezza: non così è stato in piazza sant’Eustorgio, dove la fabbrica di graffiti dell’odio Zam è stata sfrattata dopo aver sporcato i muri medioevali della piazza.

Viaggio nella sotto cultura della street art che distrugge la bellezza di Milano

Sigle musicali di Luciano d’Addetta.

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