Milano 8 Luglio – L’agenzia di sicurezza interna di Israele ha reso noto di aver sgominato una cellula di sostenitori dell’ISIS nel Negev. Quattro insegnanti ch operavano in una scuola nel sud di Israele sono stati arrestati dalla polizia e dalle forze di sicurezza con l’accusa di sostenere lo Stato islamico e di propaganda degli ideali dell’Isis agli studenti e ad altri insegnanti.
Gli arresti sono stati resi pubblici il lunedì scorso dopo l’arresto dei quattro insegnanti e di altri due sospetti che sono stati incriminati presso la Corte Distrettuale di Beersheba.
I membri della cellula terroristica legata a Daech sono stati accusati di distribuzione di materiali di propaganda, per il supporto ad un’organizzazione terroristica e di cospirazione.
Secondo lo Shin Bet, i sei sospetti, tutti provenienti dal Negev, hanno avuto incontri segreti in cui si è discusso dell’ideologia, della propaganda di video e discorsi del leader del gruppo dello Stato islamico. Inoltre, alcuni dei sei membri della cellula avevano programmato di unirsi ai combattimenti in Siria per conto dell’organizzazione terroristica.
Secondo un atto d’accusa presentata contro uno degli imputati, a partire dalla fine del 2013 fino al giugno 2015, si è riunito una volta o due volte alla settimana accanto a una moschea a Hura. Presente a uno dei loro incontri, nell’aprile 2014, c’era Othman Abdelkayan, un medico che decise di partire per unirsi allo Stato islamico in Siria, dove trovò la morte poco tempo dopo.
I sospetti includono Bashir Jabrin Salim abu Alkiyan, 26, un insegnante della scuola elementare di Hura; Akram Alab Ahmed abu Alkiyan, 30 anni, insegnante della scuola elementare di Rahat; Muhammad Alab Ahmed abu Alkiyan, 27 anni, insegnante del liceo in Hura; Khader Hassan abu Alkiyan, 27 anni, di Hura; Sharif Shahada Rezek abu Alkiyan, 23 anni, da Atir; e Hamza Ali Abed Alkiyan, 27 anni, anch’egli insegnante di Hura.
Lo Shin Bet ha detto che altre persone interrogate incluso il preside della scuola e gli insegnanti sospettati di aver conoscevano le attività della cellula terroristica mentre altri membri del gruppo hanno già hanno Israele a combattere in Siria.
“Negli ultimi mesi, gli insegnanti beduini in Hura hanno fatto progredire l’ideologia dello Stato islamico tra i loro allievi”, ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Naftali Bennett.
“Gli insegnanti non saranno mai terroristi in Israele. Ho chiesto per loro il licenziamento per aver educato al terrore i loro allievi. Avremo tolleranza zero”
Il Ministero dell’Istruzione ha chiesto al direttore generale Michal Cohen di revocare le loro abilitazioni all’insegnamento.
Il ministero si è congratulato con lo Shin Bet e la polizia per le loro importanti azioni che hanno portato alla cessazione immediata dell’azione ostile all’interno del sistema educativo israeliano.
Il ministero ha detto anche che avrebbe continuato ad agire insieme alle forze di polizia per mantenere la sicurezza degli alunni israeliani e, nei prossimi giorni, lavoreranno nelle scuole dove gli insegnanti sono stati arrestati per ripristinare la fiducia e stabilità ai docenti ed agli studenti.
Tra gli imputati c’erano insegnanti che hanno lavorato nelle scuole Houra e Rahat dove hanno diffuso la dottrina dello stato islamico e del suo leader, Abu Bakr al-Baghdadi, tra i loro studenti. I giovani musulmani, soprattutto nelle scuole elementari, sono un obiettivo centrale della propaganda del gruppo Stato Islamico. Ogni giorno, le immagini, i post dello Stato islamico su Internet mostrano bambini che trasportano armi e che sono stati oggetto di lavaggio del cervello durante l’indottrinamento. Questa non è la prima volta che sono state depositate accuse contro gli arabi israeliani presso i quali si sono formate delle cellule affiliate allo Stato islamico presso il quale hanno imparato a diffondere la dottrina del gruppo. Tre membri della nuova cellula avevano programmato di partire per un pellegrinaggio religioso alla Mecca, in Arabia Saudita e utilizzare il viaggio a sfondo religioso come copertura per entrare in contatto con altri membri di Daech. Tra le cellule al momento scoperte, non c’erano solo giovani frustrati e disoccupati, ma anche insegnanti, un medico e un avvocato.
Secondo fonti della sicurezza, 47 arabi israeliani hanno lasciato Israele per ingrossare le fila di Stato islamico o di al-Qaeda in Siria. Il numero è probabilmente aumentato a, forse 100, arabi israeliani caduti prigionieri di un’ideologia e del culto della morte dell’Isis.
Ma l’efficacia dello Shin Bet, che sta seguendo l’attività dello Stato Islamico sui social network e si occupa principalmente di sventare le minacce, non sarà sufficiente per sconfiggere Daech.
Impiegato presso una nota multinazionale americana, ha avuto varie esperienze di dirigenza sia in campo professionale che in campo politico.
Scrive per Milanopost ed altre testate, soffermandosi soprattutto su Israele, Medio Oriente, Africa sahariana e subsahariana. Giornalista Freelance scrive più per passione che per professione.