Milano 16 Luglio – “Comportamenti assolutamente disdicevoli”: così le associazioni dei consumatori da tempo denunciavano le irregolarità che sarebbero contenute in decine di migliaia di bollette di luce e gas. Un fenomeno sempre più dilagante al punto che intorno a queste problematiche si era arrivati alla quota di circa 500mila reclami. E ora, finalmente verrebbe da dire, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di prendere in mano questo scottante dossier per fare chiarezza su tutta questa vicenda. Sono stati aperti infatti dei procedimenti istruttori praticamente contro tutti i maggiori fornitori di utenze domestiche.
Nel mirino dell’Antitrust sono finite infatti Acea Energia, Edison Energia, Enel Energia, Enel Servizio Elettrico ed Eni. L’obiettivo di questa vera e propria indagine è quello di stabilire se effettivamente si siano verificate delle violazioni del cosiddetto Codice del consumo. In pratica sotto esame ci sarebbero tutta una serie di irregolarità e condotte ritenute scorrette, sulla cui reale esistenza ora si dovrà pronunciare appunto il Garante della concorrenza. Entrando nello specifico delle presunte violazioni, si andrebbe dalla fatturazione basata su consumi presunti, alla mancata considerazione delle autoletture; dalla fatturazione a conguaglio di importi significativi, anche a seguito di conguagli pluriennali, alla mancata registrazione dei pagamenti effettuati, con conseguente messa in mora dei clienti e a volte conseguente distacco del servizio; fino al mancato rimborso dei crediti maturati dai consumatori.
Accuse particolarmente gravi che hanno spinto l’Antitrust a disporre un’indagine quanto mai accurata. Si spiega in questo modo dunque l’utilizzo del nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, che proprio nell’ambito della procedura in corso, ha operato una serie di ispezioni presso le sedi delle varie aziende implicate nel procedimento. Le Fiamme Gialle si sono dunque presentate agli uffici di Milano, Roma e San Donato Milanese di Acea, Edison, Enel ed Eni, e hanno acquisito materiale utile ad accertare eventuali violazioni. Ovviamente le associazioni dei consumatori plaudono a questa iniziativa, e il loro auspicio è che finalmente si possa mettere un freno, se non uno stop definitivo, a condotte che in questi anni hanno causato non pochi problemi a migliaia e migliaia di utenti. Staremo a vedere.
Giuseppe Cordasco (Panorama)
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