Milano 19 Luglio – Secondo la Cgia di Mestre la pressione fiscale nel nostro Paese ha raggiunto il 43,4%: paghiamo 1.037 euro l’anno più dei tedeschi e 3.323 più degli irlandesi
Se la pressione fiscale dell’Italia fosse come quella media europea, ogni italiano risparmierebbe 904 euro l’anno tra tasse e contributi. A rilevarlo è la Cgia di Mestre, secondo cui gli italiani occupano le prime posizioni della graduatoria dei contribuenti più tartassati d’Europa. Al primo posto spicca però la Francia con una pressione del 47,8% del Pil, mentre l’Italia si ferma al 43,4%. La media dei 28 Paesi Ue è invece al 40%.
Effettuando il confronto con la Germania, si nota come i tedeschi paghino mediamente 1.037 euro l’anno in meno rispetto agli italiani, gli olandesi 1.409 euro in meno, i portoghesi 1.701 euro in meno, gli inglesi 2.313 euro in meno, gli spagnoli 2.499 euro in meno e gli irlandesi bem 3.323 euro in meno. Peggio degli italiani stanno solo gli austriaci (80 euro in più), gli svedesi (292 euro in più), i belgi (984 euro in più) e i francesi (1.170 euro in più.
Se invece si dovesse tenere conto anche del “Bonus Renzi”, gli 80 euro “restituiti” ai redditi medio bassi dei lavoratori dipendenti, la pressione fiscale scende al 43% ma la classifica non cambia.
“Per pagare meno tasse – sottolinea Paolo Zabeo della Cgia – è necessario che il governo agisca sul fronte della razionalizzazione della spesa pubblica, con tagli agli sprechi, agli sperperi e alle inefficienze della macchina pubblica. Inoltre, questa operazione dovrà essere realizzata molto in fretta. Entro il 30 settembre, infatti, a seguito della mancata autorizzazione dell’Unione europea all’estensione del reverse charge alla grande distribuzione, il governo dovrà reperire 728 milioni di euro, altrimenti è previsto un aumento delle accise sui carburanti di pari importo”. Ma l’associazione mestrina non è particolarmente fiduciosa: “Visti i risultati ottenuti in questi ultimi anni con la cosiddetta spending review abbiamo l’impressione che sarà molto difficile centrare questi obbiettivi”.
tanto più che negli ultimi 15 anni il risultato fiscale emerso dalla comparazione con la media europea è costantemente peggiorato. Se nel 2000 i contribuenti italiani pagavano 44 euro in meno di tasse rispetto alla media Ue, nel 2004 il carico fiscale per ciascun italiano era superiore al dato medio europeo di 126 euro. Il gap a nostro svantaggio è addirittura salito a 841 euro nel 2010 e ha raggiunto i 904 euro nel 2014. (Tg.com)
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