Milano 20 Luglio – Il progetto – È il trentunesimo progetto discografico di Enrico Ruggeri, ma la freschezza che si respira nei suoi Pezzi di vita farebbe pensare a un progetto giovane, rischioso e assolutamente affascinante. In effetti nel doppio album uscito lo scorso 14 aprile per la Sony si possono trovare sia alcune canzoni già conosciute che altre mai uscite prima: in particolare, 10 inediti nel primo cd e 14 rivisitazioni di grandi successi nel secondo. Viaggiando tra temi sociali (ma allo stesso tempo intimi) e un’importante attenzione alla musica – vero centro di questo disco – Pezzi di vita non delude le aspettative. Anzi, regala alcune inaspettate emozioni…
Gli inediti (1) – Pezzi di vita si apre con Sono io quello per strada, una canzone che rientra perfettamente nel genere presentato da Ruggeri in questi ultimi anni. In tutto l’album si nota un fil rouge che collega brani più rock a ballad tendenti al pop: l’attenzione alla realtà di questi giorni, tra critiche e geniali intuizioni. In particolare, Sono io quello per strada invita tutti a una presa di responsabilità. Il testo (di Ruggeri) recita: “E mi prendo le mie responsabilità collettive/io non sono la stella che scappa/qui non c’è l’officiante che scrive/sono un uomo che cerca, che vive, che parla di te“.Poi, Fatti rispettare e Centri commerciali, brano – quest’ultimo – che tenta di raccontare alcune abitudini dei giovani di oggi, desiderosi di scappare dalla odiata “monotonia”: “Sarà domani oppure mai/Che dovrai seguire il fuoco che ti spinge/E le occasioni te le procurerai/Costruendo la tua storia via da qui/Oltre queste case/Domani scegli“. Un brano emozionante e decisamente nostalgico(che, tra le altre cose, è ora in rotazione radiofonica).
Gli inediti (2) – Tra gli altri brani inediti, Il treno del nord, Il Re Lucertola, La statua senza nome e Hai ragione!. Quest’ultima – in linea con altri brani presenti in Pezzi di Vita – racconta di temi sociali in modo geniale. Si tratta di un elenco di cose che “andrebbero fatte” e di diritti non ancora fatti valere completamente ma che in realtà non cambieranno mai, perchè la contraddizione di molti lo impedisce. In questo brano in particolare si può notare la vena critica di Ruggeri che non risulta “pesante” ma, anzi, diverte e soprattutto fa pensare: “Qui non si sbaglia niente/Sappiamo le opinioni della gente“. Poi, Un pezzo di vita, Perdersi nel tempo e Tre signori, emozionante brano dedicato a Giorgio Gaber, Enzo Iannacci e Giorgio Faletti, presentato durante la serata finale dello scorso Festival di Sanremo. Una vera perla preziosa in questo bel progetto.
Le 14 hit rivisitate – Come già spiegato, il secondo cd di Pezzi di vita comprende quattordici canzoni di Enrico Ruggeri già conosciute (e pubblicate, in particolare, dall’80 all’85). Da Contessa a Vivo da Re, da Polvere a Il mare d’inverno: non mancano i brani più importanti del cantautore. Come raccontato da Ruggeri presentando il disco, è tangibile l’attenzione verso la musica che è al centro di questo lavoro. Le rivisitazioni delle canzoni dimostrano la potenza di certi brani che – impreziositi da nuove sonorità più vicine al panorama musicale attuale ma mai rese in questo modo banali – non moriranno mai.
Giovanni Ferrari (Panorama)
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