Una paura concreta connota il tempo attuale

Società

Milano 1 Settembre – Si diceva, si leggeva: paura di sognare, paura d’amare, paura di vivere, paura di morire. Ed erano per così dire categorie “filosofiche” ispirate dal carattere, dall’esperienza, da un contesto temporale di vita, dal grado di maturità dei singoli. Ognuno con una propria storia, una propria capacità reattiva, ognuno, soprattutto, con il proprio piccolo o grande coraggio di affrontare le vicende della vita.

Oggi la paura ha una dimensione concreta, tangibile e spesso irrisolvibile, nonostante la volontà di renderla razionalmente plausibile e superabile. Perché il momento in cui viviamo è oggettivamente complesso e difficile da superare.

Oggi si ha paura della povertà, delle tasse incombenti da pagare, della disoccupazione dei figli, degli incidenti improvvisi ad opera di ubriachi irresponsabili, dei furti che si moltiplicano, del vicino di casa che può uccidere per un diverbio.

E diventa insopportabile dover difendere la propria casa da eventuali occupazioni abusive. E diventa preoccupante scoprire che il ragazzo della porta accanto sa uccidere la nonna per pochi soldi e il collega di lavoro picchia senza pietà moglie e figli.

E non è colpa solo dei media che enfatizzano gli avvenimenti: c’è una realtà oscura che emerge e fa paura. E la paura diventa un timore del quotidiano a cui è difficile rispondere con coraggio.

Ma, poi, se lo sguardo si allarga, fanno paura le minacce di impiego di armi nucleari di Putin, il Medioriente incendiato dalla guerra, le persecuzioni contro le minoranze religiose e l’Islam

Perché la razionalità ha paura di una visione dogmatica che diventa fanatismo, della sottomissione e dell’obbedienza cieche, della violenza in nome di un Dio vendicativo e ottuso, di una guerra Santa che porta disordine, sangue e atrocità, degli attentati . Eppure L’Islam ha un fascino perverso che conquista, fa proseliti anche in Italia, si muove per imporre una civiltà di ignoranza e di ingiustizia.

E fa paura. Una paura che rende sempre più difficile la comprensione dell’altro, la convivenza tollerante, il rispetto per usi, costumi e religioni diversi dai nostri

 

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