Milano 3 Settembre – In casa Pd c’è preoccupazione e sconcerto: che cosa vuole fare Pisapia nelle prossime amministrative del 2016? Pisapia ha rilasciato dichiarazioni contraddittorie su una sua candidatura, almeno ufficialmente. Ma, sembra di capire che con Renzi le posizioni sono distanti: diversi i caratteri, diverso l’approccio ai problemi, diversa la strategia politica. E, soprattutto, c’è da considerare l’appartenenza partitica di Pisapia al Sel che a livello nazionale sta all’opposizione. Eppure già qualcosa si muove, in modo carbonaro, sottotraccia, perché Pisapia sta attivando un qualcosa ancora nebuloso, ancora semisegreto che dovrebbe costituire l’ossatura di un sostegno alle prossime elezioni. Rifeerisce Chiara Campo su “Il giornale” “Una «cosa», orchestrata alle spalle del Pd, in riunioni carbonare con i fedelissimi. Pisapia ha garantito giorni fa che non intende fondare un nuovo partitino, bensì fare da pontiere tra il Pd di Renzi e Sel…… Ossia: una formazione che riunirebbe Sel, i sopravvissuti arancioni e i comitati civici che hanno come esponente di spicco in Regione Lucia Castellano, ex assessore della giunta milanese.
Nessun partitino? Il Pd non se l’è bevuta. I Democratici sotto effetto Renzi hanno fatto il pieno di voti anche a Milano alle Europee, indebolendo l’autonomia del sindaco che fino ad allora aveva potuto governare senza render conto ai partiti. Con risultati finora deludenti, gli uomini di Renzi hanno già avviato i «casting» per trovare alternative all’avvocato arancione nel 2016. E ora il suo tentativo di costruirsi un futuro indipendente dal Pd con la «cosa» potrebbe, per effetto contrario, accelerare la rottamazione.”
I Democratici, soprattutto Renziani non nascondono il loro disappunto, anche se nelle dichiarazioni ufficiali usano cautela “Cerchiamo di capire di cosa si tratta”, dichiara Alessandro Alfieri segretario regionale del PD e renziano Doc Anche Bissolati puntualizza : “Bisogna però chiarire ancora i contorni della coalizione, non si possono mettere assieme cose molto diverse tra loro. Ci sono stati in passato esperimenti con esito non felice. A Milano è necessario chiarire”.
E l’esponente provinciale del Pd Roberto Caputo evidenzia a Il Giornale: “il dibattito confuso, tutto interno al centrosinistra e quindi poco appetibile per la città che si sta svolgendo sul nuovo soggetto politico rischia di indebolire Pisapia. Oltretutto ci si occupa molto dei voti a sinistra del Pd, ma ben poco di quelle migliaia di elettori che hanno scelto temporaneamente alle europee il Pd, elettori mediani laici riformisti che spaventati potrebbero convergere verso altre dimore politiche”.
Ma anche questa poca chiarezza, l’eterna indecisione, la mancanza di una visione strategica fanno parte del personaggio Pisapia.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano