Le case popolari del Comune passano da Aler a Metropolitana Milanese

Lombardia Milano

Milano 8 Settembre – Il Sindaco Pisapia, dopo un vertice coi partiti della maggioranza, ha comunicato che a partire dal 1 Dicembre sara Mm, Metropolitana Milanese a gestire i 28.000 alloggi di proprietà del Comune di Milano.

“Il Comune è un proprietario che non investe in manutenzione, non denuncia gli occupanti abusivi, consente che metà inquilini non paghino e poi pensa di risolvere i problemi cambiando l’amministratore di Condominio ” commenta Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia in Comune. ” La disdetta di Aler è un autentica follia che si riverberà sugli inquilini e sui conti del Comune di Milano. Senza contare che, mentre Renzi e Cottarelli vogliono ridurre le società possedute dagli Enti locali, Pisapia crea un nuovo gestore immobiliare pubblico, con tanto di dipendenti, uffici ecc.

E la Regione Lombardia, proprietaria di Aler, cosa dice ?-«Regione Lombardia ha lanciato fin troppi segnali di collaborazione, ma il Comune di Milano non intende neppure aprire un dialogo. Ma chi ci perde realmente è il cittadino». Lo ha dichiarato il Consigliere Regionale di Forza Italia, Fabio Altitonante «Mi chiedo quale siano le competenze tecniche a disposizione del Comune per gestire da solo le case popolari e, soprattutto, con quali soldi intenda farlo. Si è avanzata l’ipotesi di affidare la gestione a Metropolitana Milanese, società di ingegneria nata per costruire le linee metropolitane. Vorrei capire cosa potrebbe pensare il Governo Renzi di questa opzione, considerando che a livello nazionale si parla di semplificazioni, mentre un Comune di centro sinistra vorrebbe trasformare una società, eccellenza milanese per le infrastrutture, in un carrozzone pubblico, che comprenda un po’ di tutto, dal momento che gestisce già anche
l’acqua pubblica. Vogliamo replicare quei modelli gestionali falliti della vecchia politica?».

Per quanto riguarda Aler, il Consigliere di Forza Italia ricorda il lavoro fatto dalla Regione,dalla riforma della governance, con il cambio del management, alle nuove risorse stanziate, superiori a 120 milioni di euro: «La Regione si sta impegnando a risolvere la situazione disastrosa in cui versava Aler, che oggi è comunque lo strumento migliore, che abbiamo a disposizione, per gestire le politiche della casa. Solo nella Città di Milano, l’Azienda ha un patrimonio pari a quasi 40 mila alloggi e più di cent’anni di esperienza nel settore dell’edilizia pubblica.
Palazzo Marino si renda conto che quello che serve, per gestire un’emergenza abitativa sempre più grave, è una soluzione per i cittadini, non inutili prese di posizione. Vorrei ricordare, tra l’altro, che Aler dal 2011 ha già versato più di 32 milioni di euro di Imu, che cosa ne ha fatto il Comune di Milano? Dobbiamo garantire, prima di tutto, più manutenzioni e politiche innovative ed efficaci sul tema delle assegnazioni. Se il Comune dovesse decidere di gestire da solo il proprio patrimonio, inoltre, si creerebbe ancora più confusione per gli inquilini, con alcune case del Comune di Milano e altre case di Aler. D’altra parte non possiamo andare avanti – prosegue Altitonante – con convenzioni tra Aler e Comune da rinnovare di anno in anno senza porre alcuna strategia per il futuro. Regione Lombardia nei mesi scorsi ha dato al Comune di Milano la possibilità di condividere le responsabilità nella gestione. Ma la Giunta Pisapia si è tirata indietro. Adesso il Presidente Maroni ha proposto un nuovo accordo per l’area metropolitana. Auspico che Palazzo Marino ci ripensi e lasci che a prevalere sia, finalmente, l’interesse dei cittadini».

Redazione Milano Post

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