Che dire di un sindaco antifascista con il pugno chiuso e la bandiera rossa?
Premetto: sono antifascista da sempre, figlia di una famiglia antifascista che ha pagato col sangue l’essere, appunto, antifascista. Per chiarire la mia innata avversione per saluti romani o forme nostalgiche antistoriche e devastanti. Ma in eguale misura detesto pugni chiusi, bandiere rosse e l’appropriazione indebita di “O bella ciao” che nella mia infanzia contadina nella […]
Leggi tutto