Ci scrive un clochard “C’è gente senza case e case senza gente. Mi vergogno di essere italiano”
Un clochard ci scrive con l’amarezza di chi ha pensato e ripensato alla sua situazione di indigenza. Una lettera che è un atto di denuncia, uno sfogo dell’anima, una rassegnazione latente, perché una risposta ai suoi interrogativi non c’è e non è rintracciabile neppure nelle intenzioni dell’attuale amministrazione. Ecco la lettera “Mi chiamo Renato ho […]
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